Tuesday, November 4, 2008
Sunday, October 5, 2008
Tuesday, April 15, 2008
Sunday, January 27, 2008
No Country For Old Men (2007) di Ethan e Joel Coen
Texas, Giugno 1980.
Durante una battuta di caccia nel deserto, Llewelyn Moss (Josh Brolin) si imbatte nei resti di una trattativa tra narcotrafficanti risoltasi in una compravendita di piombo: furgoni, cani e uomini crivellati. E una valigetta contenente due milioni di dollari.
Ignaro dell’adagio secondo il quale se ti capita di trovare una valigia piena di soldi, fai bene a lasciarla lì dove sta (come suggerisce l'egregio Kekkoz), Llewelyn prende i soldi e fugge.
Al suo inseguimento si lanciano il sicario Anton Chigurh (Javier Bardem) e lo sceriffo Ed Tom Bell (Tommy Lee Jones)...
Adattando l’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, i fratelli Coen tornano alla Grande Provincia Americana per riflettere sull’innocenza perduta di una società e di una nazione.
I due poli di questa riflessione (ma anche le due facce simboliche della monetina che spesso viene fatta volteggiare nel corso del film...) sono rappresentate diegeticamente dal sicario Anton Chigurh e dallo sceriffo Ed Tom Bell.
Anton Chigurh agisce-reagisce come implacabile e inarrestabile vendicatore di un’etica e di una morale violate, giudice e giustiziere di coloro che hanno la sfortuna di incrociare il suo cammino, mortifero emissario sia del caso che del destino.
Ed Tom Bell è, invece, l’attonito e disincantato spettatore di delitti che è incapace di comprendere, è la coscienza lacerata di un paese che è andato avanti, è la memoria storica di valori ormai annichiliti per il quale l'unica opzione è una frustrata rassegnazione.
Anton Chigurh e Ed Tom Bell rappresentano quindi le opposte, ma complementari (in questo senso è interessante notare come a entrambi venga dedicata la medesima soggettiva che incornicia il proprio riflesso nello schermo del televisore di Llewelyn Moss) reazioni alla dilagante corruzione dell'etica e della morale: ovvero la follia e la rassegnazione.
Ed è nello spazio morale compreso fra questi due estremi che si muovono tutti gli altri componenti di un'umanità corrotta e malata, vittime potenziali di quello che sicuramente non è un paese per vecchi, ma molto probabilmente non è un paese per nessuno.
Per mettere in scena una materia così contrastata, i fratelli Coen temprano a freddo il loro linguaggio cinematografico e forgiano un film-arma essenziale (fino al punto di rendere completamente muta la colonna sonora), rigoroso, teso fino allo spasimo e, quindi, estremamente potente ed efficace: micidiale.
Fondamentali per la riuscita del film sono, infine, le interpretazioni di Javier Bardem, Josh Brolin, Beth Grant, Tess Harper, Woody Harrelson, Tommy Lee Jones e Kelly Macdonald. In particolare Bardem, grazie a una prova attoriale eccelsa, crea per Anton Chigurh una maschera liquida, malsana, funerea, impassibile eppure straordinariamente espressiva (vedere per credere la sequenza qui sotto).
In sintesi, uno dei film dell'anno.
Durante una battuta di caccia nel deserto, Llewelyn Moss (Josh Brolin) si imbatte nei resti di una trattativa tra narcotrafficanti risoltasi in una compravendita di piombo: furgoni, cani e uomini crivellati. E una valigetta contenente due milioni di dollari.
Ignaro dell’adagio secondo il quale se ti capita di trovare una valigia piena di soldi, fai bene a lasciarla lì dove sta (come suggerisce l'egregio Kekkoz), Llewelyn prende i soldi e fugge.
Al suo inseguimento si lanciano il sicario Anton Chigurh (Javier Bardem) e lo sceriffo Ed Tom Bell (Tommy Lee Jones)...
Adattando l’omonimo romanzo di Cormac McCarthy, i fratelli Coen tornano alla Grande Provincia Americana per riflettere sull’innocenza perduta di una società e di una nazione.
I due poli di questa riflessione (ma anche le due facce simboliche della monetina che spesso viene fatta volteggiare nel corso del film...) sono rappresentate diegeticamente dal sicario Anton Chigurh e dallo sceriffo Ed Tom Bell.
Anton Chigurh agisce-reagisce come implacabile e inarrestabile vendicatore di un’etica e di una morale violate, giudice e giustiziere di coloro che hanno la sfortuna di incrociare il suo cammino, mortifero emissario sia del caso che del destino.
Ed Tom Bell è, invece, l’attonito e disincantato spettatore di delitti che è incapace di comprendere, è la coscienza lacerata di un paese che è andato avanti, è la memoria storica di valori ormai annichiliti per il quale l'unica opzione è una frustrata rassegnazione.
Anton Chigurh e Ed Tom Bell rappresentano quindi le opposte, ma complementari (in questo senso è interessante notare come a entrambi venga dedicata la medesima soggettiva che incornicia il proprio riflesso nello schermo del televisore di Llewelyn Moss) reazioni alla dilagante corruzione dell'etica e della morale: ovvero la follia e la rassegnazione.
Ed è nello spazio morale compreso fra questi due estremi che si muovono tutti gli altri componenti di un'umanità corrotta e malata, vittime potenziali di quello che sicuramente non è un paese per vecchi, ma molto probabilmente non è un paese per nessuno.
Per mettere in scena una materia così contrastata, i fratelli Coen temprano a freddo il loro linguaggio cinematografico e forgiano un film-arma essenziale (fino al punto di rendere completamente muta la colonna sonora), rigoroso, teso fino allo spasimo e, quindi, estremamente potente ed efficace: micidiale.
Fondamentali per la riuscita del film sono, infine, le interpretazioni di Javier Bardem, Josh Brolin, Beth Grant, Tess Harper, Woody Harrelson, Tommy Lee Jones e Kelly Macdonald. In particolare Bardem, grazie a una prova attoriale eccelsa, crea per Anton Chigurh una maschera liquida, malsana, funerea, impassibile eppure straordinariamente espressiva (vedere per credere la sequenza qui sotto).
In sintesi, uno dei film dell'anno.
Wednesday, January 16, 2008
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